Le vendite dirette sono importanti, ma il principale
obiettivo è che il turista sia soddisfatto della visita,
porti a casa dei bei ricordi e gli siano piaciuti i vini.
Solo così diventerà un ambasciatore del brand
di Filippo Magnani
E’ al confine tra Emilia e Romagna, nella località
di Castel San Pietro Terme, che Umberto Cesari e
sua moglie Giuliana avviarono la propria attività
nei primi anni Sessanta. Negli anni l’azienda si è
ampliata passando dai 20 ettari del primo podere,
agli attuali 140 di proprietà e altrettanti in affitto da conferitori.
Nel 2012 Umberto Cesari ha prodotto oltre 3.000.000 di bottiglie,
distribuite in più di 50 Paesi. Infatti, l’80% della produzione viene
esportata all’estero. Canada, Stati Uniti, Messico e
Caraibi rappresentano circa il 50% del fatturato;
l’Europa il 30%; i restanti Paesi pesano per il 20%.
Fin dai suoi esordi l’azienda ha creduto fortemente
nel proprio territorio, capace di regalare uve
straordinarie come il Sangiovese, che è diventato
il segno distintivo dell’azienda nel mondo. Allo
stesso tempo, la famiglia Cesari ha da sempre
sviluppato un’accoglienza mirata in cantina –
con personale qualificato che si occupa di questa
attività e possibilità di svolgere le visite in cinque
lingue diverse (italiano, inglese, francese, tedesco
e spagnolo) – diventando un bell’esempio per tutto
il territorio circostante. Un’apposita segnaletica
stradale indica dove si trova l’azienda e il negozio
e guida i turisti dall’uscita dell’autostrada. Qui,
esiste poi un percorso che prevede la visita ai
vigneti, alla zona di vinificazione e alle bottaie
d’invecchiamento. Il tour viene guidato da
personale esperto che accompagna i visitatori
nelle varie parti della cantina e spiega come avviene il processo
produttivo. Ne parliamo con Gianmaria Cesari.
Come si svolge la visita in cantina?
La visita comincia nella parte più antica dove viene raccontata la storia dell’azienda. Successivamente i visitatori compiono tutto il percorso che
fa l’uva per diventare vino: vengono accompagnati nel vigneto adiacente l’azienda per poi passare
nell’area vinificazione e nelle bottaie d’invecchiamento. Lungo tutto il percorso viene illustrato in
modo dettagliato l’intero processo. Nel corso della
visita è possibile parlare anche con gli enologi e
porre loro domande di carattere tecnico.
Esiste una sala degustazione specifica
per le visite? E una cucina dedicata?
Per i piccoli gruppi la degustazione, generalmente
accompagnata da nostri prodotti tipici, viene preparata all’interno del nostro negozio aziendale;
per gruppi numerosi invece disponiamo di una
sala degustazione con cucina annessa.
Come avviene la presentazione dei vini?
I vini possono essere scelti dal visitatore al momento della degustazione. Ogni vino viene
presentato descrivendone le principali caratteristiche di produzione e le caratteristiche organolettiche.
In che modo sviluppate la promozione
turistica dell’azienda?
Sul sito aziendale è presente un’apposita sezione
che invita l’utente alla visita della cantina, descrive i servizi offerti e dà la possibilità di prenotare la
visita direttamente on line.
Inoltre gli hotel più importanti della nostra zona
hanno inserito la visita alla nostra azienda tra le
leisure activity che propongono ai loro clienti.
Qual è il target turistico della cantina?
I turisti che visitano la nostra cantina hanno
un’età compresa tra i 30 e 70 anni e sono equamente divisi tra italiani ed esteri. Il numero di
visitatori è in continuo aumento ma non ci è possibile quantificare tale trend.
Sotto l’aspetto economico e di marketing,
qual è la funzionalità delle visite in cantina?
Le visite in cantina sono un ottimo mezzo per far
conoscere il brand e i prodotti. Il consumatore che
decide di visitare un’azienda desidera entrare in
contatto con il brand, vuole toccare con mano la
realtà aziendale e approfondirne la conoscenza.
Secondo noi è importante coinvolgere il consumatore, trasmettergli la passione con cui l’azienda lavora, farlo sentire importante, speciale come
un ospite d’onore. Solo se la visita lo impressiona
positivamente diverrà un ambasciatore del brand
e, generando un passaparola positivo, promuoverà il marchio.
Quale importanza è data alla vendita
diretta al visitatore?
È molto frequente che i visitatori, al termine della degustazione, acquistino allo shop aziendale i
vini che hanno gradito maggiormente. Le vendite dirette sono un aspetto molto importante ma
il nostro principale obiettivo è che il turista sia
soddisfatto della visita, che porti a casa con se dei
bei ricordi delle ore passate con noi e che gli siano
piaciuti i nostri vini.
Ci sono altri servizi di accoglienza
che avete sviluppato negli anni?
La nostra azienda dispone di sale di capienza adeguata ad accogliere aziende e organizzazioni che
desiderano organizzare delle convention in una
location alternativa.
Quali sinergie attuate con il territorio?
Sponsorizziamo numerosi eventi e collaboriamo
spesso con il Comune di Castel San Pietro Terme
supportandolo nell’organizzazione di eventi.
In conclusione, crede che l’investimento fatto
per lo sviluppo dell’accoglienza in cantina sia
stato proficuo e quali sono le vostre intenzioni
per il futuro?
Secondo noi l’accoglienza degli enoturisti è un’attività molto importante nella quale è necessario
investire. Questo è uno dei motivi che ci ha spinto a decidere di realizzare una nuovo edificio, più
ampio e con maggiori servizi, in grado di accogliere al meglio i nostri visitatori. Nel 2014 sarà
pronta la nostra nuova sede che è stata pensata
per ospitare meglio i nostri visitatori; ci sarà una
sala degustazione molto grande dotata di supporti multimediali e una cucina professionale che ci
darà modo di organizzare tanti tipi di eventi, non
solo visite in azienda.
Inoltre, abbiamo acquistato e stiamo restaurando
una villa del ‘700 che sarà esclusivamente adibita all’organizzazione di eventi speciali. La villa è
una dimora esclusiva, ricca di affreschi originali
di importanti artisti imolesi, che pensiamo possa
essere il luogo ideale per organizzare eventi importanti per la promozione della nostra azienda
ma anche del territor